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Benigno Balatti – 1954

 

 

Benigno Balatti nato nel 1954 a Mandello del Lario ai piedi delle Grigne, č alpinista da sempre, cresciuto alla scuola del leggendario Giuseppe “Det” Alippi con cui, a sedici o forse diciassette anni, ha salito la parete dei Pizzi Palů aprendo una difficile variante diretta alla storica via Bumiller.

Nel 1974, sempre con il Giuseppe “Det” Alippi, č arrivata una proibitiva vai nuova sul Sasso Cavallo, praticamente dietro casa, e negli anni successivi, su quella stessa parete e sulle vicine del Sasso di Sengg e del Sasso dei Carbonari, Benigno Balatti ha lasciato piů volte la sua firma, aprendo itinerari da cui tutti o quasi si tengono abbondantemente alla larga.

Monte Bianco, Dolomiti, Bolivia e Patagonia (con una notevole via nuova nel 1990, sul Cerro Don Bosco). Benigno Balatti ha giocato bene anche fuori casa, su roccia e su ghiaccio, passando dai cunei di legno ai friend, dai “rigidoni” alle scarpette, dalla piccozza col manico di legno chiesta in prestito a Pierlorenzo Acquistapace detto Cančla tra gli autori della prima italiana sulla Nord dell’Eiger – ai moderni attrezzi ad alto tasso tecnologico. E il Monte Disgrazia ha visto tutto. Prima un ragazzino di quindici anni impegnato sulle tracce di Edward Shirley Kennedy e Leslie Stephen con la forte guida Melchior Anderegg: i primi nel 1862 a salire questa montagna. Poi Benigno Balatti ritorna a ventiquattro anni lungo la via Schenatti sulla Parete Nord e infine l’esploratore sistematico che ha realizzato venti vie su ghiaccio e misto sul Monte Disgrazia. La sua montagna delle “ravanate”.